Repubblica – De Luca “In ‘Solo andata’ racconto i popoli in viaggio”


Domani in scena con il Canzoniere Grecanico Salentino per l’inaugurazione della stagione del Nuovo Palazzo di Bari diretta da Titta De Tommaso: “Sarò sul palco come si sbarca su una spiaggia, accolto come vuole la nostra civiltà meridionale”

di ANTONELLA GAETA

“SIAMO terre di passaggio, la nostra storia proviene dalla geografia ” dice Erri De Luca, come un maestro da ascoltare a gambe incrociate intorno a un vecchio fuoco omerico. Domani a a teatro saranno accese parole (lui) e musica (il Canzoniere Grecanico Salentino) a inaugurare la stagione del Nuovo Palazzo di Bari diretta da Titta De Tommasi (teatropalazzo.com). Va in scena, in prima regionale, Solo andata, progetto condiviso e proveniente da un brano che nel 2014 ha vinto il premio Arte e diritti umani di Amnesty International. “Salgo sul palco del Canzoniere Grecanico come si sbarca su una spiaggia scrive- Accolto, perché questa è l’usanza della nostra civiltà meridionale”. Con lui, Mauro Durante, Emanuele Licci, Alessia Tondo, Giancarlo Paglialunga, Massimiliano Morabito, Giulio Bianco e Silvia Perrone.

Erri De Luca, lei chiude il videoclip di Solo andata, diretto da Alessandro Gassman, dicendo che “è terra ferma l’Italia, terra chiusa, lasciamo annegare, per negare”.
“I flussi migratori non posso essere arrestati, respinti. Il movente di queste migrazioni è cosi potente da non poter essere scoraggiato nemmeno dalla strage continua in alto mare. Tutte le misure di respingimento falliscono, tutti i muri scavalcati. La politica del nostro continente si limita a fronteggiare dei superstiti, selezionati dal caso”.

La Puglia è naturale terra d’avamposto, pensiamo solo all’arrivo biblico di vent’anni fa della Vlora. Quale il ruolo di regioni come queste e dei suoi abitanti?
“Siamo terre di passaggio, dal mare abbiamo ricevuto tutto, arte, poesia, architettura, teatro, numeri, alimenti, geometria, astronomia, religione. Li abbiamo ricevuti perché portati da viaggiatori”.

Dal Salento viene il Canzoniere Grecanico, a quando risale il vostro incontro e quanto conosceva della musica tradizionale salentina?
“L’ho ascoltata attraverso la riuscita manifestazione della Notte della Taranta. Il Canzoniere ha musicato i miei versi di Solo Andata e da quel momento è iniziata la nostra frequentazione, il progetto di fare concerto insieme e l’amicizia. Posso solo partecipare di cose fatte in amicizia”.

Quale sarà il suo ruolo sul palco e cosa ama di più del Canzoniere?
“Mi intrufolo nei loro concerti, racconto storie nei loro intervalli e in un caso cantiamo anche una canzone composta da me. Di loro dico che sono energia geotermica del sud e che nelle sere d’inverno si può spegnere il riscaldamento e ascoltare loro, la caloria pulita della musica”.

Le sue traiettorie incrociano spesso la nostra regione.
“Vengo in Puglia da molto tempo, da ospite. Essere ospite in Puglia fa sentire una persona privilegiata”.

Qui è stato girato anche un corto da lei scritto per Cosimo Damato Damato Tu non c’eri, interpretato da Piero Pelù. L’ha visto?
“È un confronto tra padre e figlio che si svolge sulla verticale di una parete scalata in parallelo. L’ho visto ed è una riuscita miscela di parole aspre e ambiente esposto”.

A proposito di Solo andata ha scritto: “È tempo di pronunciare parole favorevoli alla fraternità”. Due giorni fa gli americani hanno eletto Donald Trump e le destre camminano a passo spedito, che colpo subiranno le politiche di accoglienza?
“Allungheranno il muro che già separa il Messico dagli Usa, senza poter cambiare il fatto che oggi gli ispanici sono la più larga minoranza della popolazione, più numerosa di quella anglosassone. Il mondo sarà meticcio e mescolato, nessun Trump ci può fare nulla “.

Ha definito il terremoto “il naufragio in terra”. Il sentimento di precarietà continua a innervare questa nostra nazione. Come la fa sentire?
“Abitiamo una terra che balla la tarantella e ancora chiamiamo emergenza il terremoto, che è invece la nostra costante critica. Altrove si sono adeguati e hanno case difese dalle scosse. Ogni muro che cade mi fa sentire colpevole di negligenza. Il terremoto è un’epidemia periodica e le case vanno vaccinate una volta per tutte”.

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Rai3 – live di Respiri e una breve intervista a Mauro Durante

Rai3 per il TgR Puglia, nella rubrica Occhio di Bue condotta da Enzo Quarto. All’interno un estratto live della nostra canzone Respiri, e una breve intervista a Mauro Durante.

D – la Repubblica: L’exploit del Canzoniere Grecanico Salentino a NYC

Splendide le parole di Federico Rampini su D – la Repubblica riguardo al nostro concerto a New York City dello scorso 5 ottobre. grazie!

“L’exploit del Canzoniere Grecanico Salentino che ha fatto tremare i muri del Poisson Rouge (locale sopraffino per chi ama i musicisti d’avanguardia), non solo per i suoi ritmi indiavolati, ma anche perché metà sala si è fatta contagiare, ballando tarantelle a più non posso. C’erano un po’ di italiani come me, e la delegazione di espatriati pugliesi non passava inosservata, però la maggior parte erano americani. Esterrefatti, incantati, trascinati”.

 

Beautiful pics from our unforgettable show in Skopje

 

Passionate, mesmerising, breathtakingly beautiful closing of OFFest 2016 with the concert of Canzoniere Grecanico Salentino from Puglia, Italia.

Photos: Tatjana Rantasha

Il Canzoniere Grecanico Salentino a Music show: “Suoniamo di Tap e Xylella”

“Ecco la storia”, direbbe Daniel Pennac, ma cosa è rimasto dello stimolo iniziale di Rina Durante, che volle recuperare il patrimonio musicale della sua terra? Come si spiegherebbe oggi la sua idea, a un ventenne che magari conosce il Salento solo per le discoteche di Gallipoli? “Nel 1975 c’era una riscoperta del patrimonio da intendersi come un atto politico – spiega Mauro Durante – contro la cultura di massa. E oggi quello che ti rende unico e speciale è continuare a fare ricerca con attenzione, soprattutto al tempo della globalizzazione e dell’annullamento delle distanze”.

Anche al tempo della moda del Salento, meta ambita dei turisti italiani e stranieri, e di una Notte della Taranta che a fine agosto fa esplodere il piccolo comune di Melpignano con i 200mila spettatori del Concertone. Spiegare la pizzica, oggi, non è semplice. Anche se il Canzoniere Grecanico Salentino è un buon portavoce, e ne esporta i ritmi in tutto il mondo. “All’estero c’è una maggiore abitudine all’ascolto – commentano – troviamo sempre contesti preparati. In Italia, invece, si è arrivati a una banalizzazione che si è fermata al livello folkloristico”.

Nessuna condanna, comunque, perché “è bello che ci si senta protagonisti del movimento, nonostante il divertentismo e certe storture tra pizzica e tarantismo”. Lo sfogo degli ultimi che è stato materia viva per i canti “tarantati” ha cambiato rotta. Senza però allontanarsi mai dal nocciolo originario: la difesa – attraverso la musica – di chi è in difficoltà. Il Canzoniere Grecanico Salentino lo ha dimostrato collaborando con Erri De Luca e creando
Sola andata, un brano dedicato ai migranti che continuano a sbarcare – e morire –

poco distanti dalle coste italiane. Se dovessero scegliere un altro argomento d’attualità, a cosa guarderebbero? “La musica popolare ha sempre risposto a un’esigenza immediata. E allora ci sarebbero la xylella e il gasdotto Tap, ma anche la mancanza di continuità tra educazione e mondo del lavoro”. Il faticare una vita con la certezza di non arrivare alla pensione: “È il male di vivere – conclude Durante – che esiste sempre”.