D – la Repubblica: Canzoniere Grecanico Salentino in NYC

Review of Federico Rampini on D – la Repubblica about our concert in New York City at (le) Poisson Rouge – October 5th 2016. grazie!

“L’exploit del Canzoniere Grecanico Salentino che ha fatto tremare i muri del Poisson Rouge (locale sopraffino per chi ama i musicisti d’avanguardia), non solo per i suoi ritmi indiavolati, ma anche perché metà sala si è fatta contagiare, ballando tarantelle a più non posso. C’erano un po’ di italiani come me, e la delegazione di espatriati pugliesi non passava inosservata, però la maggior parte erano americani. Esterrefatti, incantati, trascinati”.

Beautiful pics from our unforgettable show in Skopje

 

Passionate, mesmerising, breathtakingly beautiful closing of OFFest 2016 with the concert of Canzoniere Grecanico Salentino from Puglia, Italia.

Photos: Tatjana Rantasha

BLOGFOOLK PREMIA IL CANZONIERE GRECANICO SALENTINO

 

Il 5 febbraio 2016, durante la prima serata di “iWorld. Rassegna di Musiche Attuali” organizzata da iCompany in collaborazione con Blogfoolk, il Canzoniere Grecanico Salentino ritirerà “Blogfoolk Choice – M.E.I. – Meeting delle Etichette Indipendenti” per “Quaranta”, miglior disco world del 2015, selezionato dalla redazione del magazine online tra i dodici album del mese proposti lo scorso anno. L’album della storica formazione salentina è il segno di una storia che abbraccia passato e presente della musica salentina, in omaggio a Rina Durante, che fondò il CGS nel 1975, e a chi era al suo fianco nel portare all’attenzione le espressioni tradizionali locali. Non solo, perché “Quaranta” è il segno di chi la traccia dei padri, in senso letterale e figurato, l’ha seguita, cantando il male di vivere contemporaneo con suoni antichi, senza passatismi non scordando la tecnologia del XXI secolo. “Quaranta” è dialogo con autori come Erri De Luca, con musicisti quali Ludovico Einaudi e Piers Faccini, con un produttore internazionale del calibro di Ian Brennan; è coscienza di una cifra artistica di tradizione contemporanea da parte di un ensemble che annovera nell’organico alcuni tra i migliori musicisti pugliesi. “Quaranta” non è autocelebrazione, è andare avanti. Se n’è accorta la stampa mainstream anglo-americana, e anche la nostra, se ne sono accorti i pubblici dei palcoscenici world, dove il CGC ha portato il Salento, mostrando capacità di stare in scena, di fare spettacolo, arte nella quale, purtroppo, gli artisti trad italiani non sempre primeggiano. Lo hanno compreso i critici della Trans Global World Music Chart e quelli di riviste prestigiose di settore come le britanniche “fRoots” e “Songlines”, dove giornalisti non di primo pelo che hanno riconosciuto che il CGS è la punta del fertile tessuto musicale del Salento.

 

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Latitudes: Our Favorite Global Music Right Now

our new video Taranta featured today on NPR!

“Forty years after its founding, CGS is now in its second generation of members, but they haven’t lost their roots. And they’ve pushed their sound into the 21st century”

 

by Anastasia Tsioulcas

Italy wasn’t a single nation until about 150 years ago, and there are some really fascinating regions that remain distinct. A case in point: the cultural, artistic and linguistic traditions that ground Canzoniere Grecanico Salentino (CSG), who come from Salento, on Italy’s “boot heel” in Salento, Puglia. Much of their music is based on the taranta (also known as pizzica), a dance rooted in ancient local trance ritual.

Forty years after its founding, CGS is now in its second generation of members, but they haven’t lost their roots. And they’ve pushed their sound into the 21st century through collaborations with other artists. Their new song “Taranta” finds them working with popular Italian composer Ludovico Einaudi, who co-wrote the song with the band’s leader, Mauro Durante.

 

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“Taranta”, vola nel futuro il Canzoniere Grecanico in bianco e nero

 

I volti in primo piano, gli strumenti protagonisti, un ritmo che parte, il battito del tamburo, una voce che si alza. E un ballo vorticoso, dall’inizio alla fine. Tutto in bianco e nero, eliminati (per una volta, finalmente) gli abbaglianti colori che distraggono. Taranta limata all’essenziale, scarnificata, ridotta all’osso e, per questo, più potente. Via gli orpelli inutili, eliminata ogni melassa, abbandonato il superfluo.
Pizzica quasi minimalista, einaudiana. E, infatti, il maestro torinese  Ludovico Einaudi ci mette lo zampino firmando le musiche con Mauro Durante.  Una sola parola anche per il titolo: “Taranta”, il nuovo videoclip di Gabriele Surdo che circola da qualche giorno sul web. E, alla fine, un rigo in inglese: “If you dance alone you cannot heal”, letteralmente se balli da solo non ti puoi curare. Tre minuti e mezzo tutti d’un fiato per capire come la musica popolare (non solo salentina)  può uscire dai suoi confini. Territoriali e di genere. Chi non ci prova avrà solo una (pur rispettabile) sagra. Chi rischia può entrare nel futuro. Il Canzoniere Grecanico Salentino  lo è già.  V.Mar.
Guarda il video: watch?v=4cG6pbwx_dw

 

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