Pizzica Indiavolata, ultimo album del CGS si piazza SECONDO nella Classifica Europea della World Music di dicembre.
Autore: admin
“Nu te fermare” trasmessa su Late Junction sulla BBC Radio 3
Il videoclip di “NU TE FERMARE” diretto da E. Winspeare è disponibile su youtube!!!
Dopo il grande successo dell’anteprima assoluta sul sito del Corriere della Sera, finalmente il videoclip ufficiale è disponibile su Youtube.
Pizzica Indiavolata in the fRoots playlist
L
a prestigiosa rivista di world music fRoots ha scelto Pizzica Indiavolata come uno dei migliori nuovi album di world music nella playlist di Nov/Dec. Il nostro brano nu te fermare, inoltre, verrà trasmesso su fRoots Radio su www.podwireless.com a partire dal 4 Ottobre
Womex Selection 2012
Un network che ogni anno raccoglie circa 12000 individui e organizzazioni attivi nei settori della creazione artistica e della ricerca in campo culturale, 4000 organizzatori di Festival internazionali, 2700 operatori ed organizzazioni del settore provenienti da 90 paesi e solo 30 gruppi che divideranno il palco di uno dei piu’ grandi festival di world music del mondo.
Tutto questo è il Womex e il Canzoniere Grecanico Salentino quest’anno rappresenterà l’Italia come unica band selezionata dalla giuria del Festival.
Info e programma: www.womex.com
Pizzica Indiavolata – Prima Nazionale
Canzoniere Grecanico Salentino in
Pizzica Indiavolata (prima nazionale)
18 maggio 2012 ore 22:00
ExFadda, San Vito dei Normanni (Br)
Dopo aver portato la musica salentina in giro per il mondo, tra Stati Uniti, Spagna, Croazia, Canada, Francia e resto d’Italia, il Canzoniere Grecanico Salentino torna a casa, per presentare il nuovo spettacolo Pizzica Indiavolata, che annuncia l’uscita estiva del nuovo disco.
Scenario della prima sarà il Salento, sede voluta fortemente dal CGS per riabbracciare il calore della propria terra.
L’appuntamento è per il 18 maggio 2012 a San Vito dei Normanni (Br), presso i suggestivi spazi dell’ExFadda.
L’ExFadda è uno stabilimento vitivinicolo dei primi del 900, in via di recupero per diventare un importante centro per l’aggregazione, la creatività e l’innovazione sociale per tutta la Puglia.
ingresso 5€
Info e prevendita:
ExFadda
San Vito dei Normanni (Br)
Via Brindisi
www.exfadda.it
info@exfadda.it
+39 345 700 58 58
THE NORTH AMERICAN TOUR 2011 – Report 2
Il ritmo della pizzica contamina gli States, e diviene collante culturale nelle comunità americane. I concerti del Canzoniere Grecanico Salentino toccano i principali Stati degli Usa, dal Wisconsin all’Illinois, da altri Stati del Midwest al Massachusetts. I musicisti percepiscono una grande voglia di partecipazione e di coinvolgimento, sulle note della musica popolare salentina. L’entusiasmo del pubblico fa riflettere sugli snobismi manifestati, al di qua dell’Atlantico, nel Salento, sulla cultura della Taranta. Ma il viaggio musicale prosegue, e porta la cultura salentina anche in Canada, dove ci saranno, tra gli altri, tanti italiani pronti a ballare a ritmo di tamburelli.
Varcato da poco il confine canadese, solo ora trovo il tempo di riflettere e scrivere qualcosa su questi giorni meravigliosi. Ci siamo lasciati dietro, con la consapevolezza di ritornarci tra una settimana, dodici giorni incredibili di tour negli Stati Uniti.
Atterrati a Madison (Wisconsin) dopo il successo a New York City, siamo saltati sul nostro enorme furgone (più una casa ambulante che un van) e abbiamo viaggiato per il Midwest, macinando miglia su miglia in un susseguirsi di strade, cieli e panorami diversi. Muoversi su strada ti da più la dimensione e la percezione del viaggio rispetto all’aereo. I paesaggi cambiano gradualmente; la partenza, il tragitto e l’arrivo sono ben distinti, fisicamente e soggettivamente, e non si perdono nella lettura di una destinazione sullo stesso tabellone luminoso che troviamo in tutti gli aeroporti del mondo.
Da Madison a Chicago (Illinois), a Saint Louis (Missouri), a Cedar Rapids (Iowa), a Bloomington (Indiana), poi in aereo a Boston (Massachusetts), e, tornati all’aeroporto di Chicago, le 10 ore che ci hanno permesso di varcare i confini canadesi.
Il Salento e la sua musica hanno conquistato Chicago, toccato le acque del Mississippi e risalito le terre un tempo degli Indiani d’America, con la stessa naturalezza e immediatezza con cui la pizzica entra nei cuori e nei corpi di chi la ascolta, toccando corde nascoste e ancestrali.
Il pubblico ci accoglie con grande entusiasmo, partecipa ballando e gridando, ascolta serenate o canti narrativi con attenzione e curiosità, persino commentando con sospiri o costernazione il racconto di una canzone che parla di un amore finito male!
Vedere l’attenzione e l’interesse che il pubblico americano dà alla comprensione dei testi e dei contesti della cultura musicale salentina, in modo da poter virtualmente entrare il più possibile in un mondo a loro lontano, mi fa pensare all’atteggiamento un po’ snob che ha una parte del pubblico salentino. “Basta, questa pizzica (o il più delle volte dicono taranta) ci ha stancato, non ne possiamo più” “che ci vuole a suonarla? Sono due accordi” e tanti e vari altri apprezzamenti sullo stesso genere. Il pubblico americano non perde occasione per avvicinarsi a noi dopo i concerti, farci domande sui canti, sugli strumenti tradizionali, sulla danza, sulle musiche, sui contesti e sulle nostre storie personali, semplicemente per saperne di più. È affamato di storie e di emozioni, intense e che facciano sognare…
La verità è che manca la voglia di approfondire e capire il grande patrimonio dei canti, le musiche e le danze di tradizione, soprattutto internamente al Salento. Fare musica popolare è come imparare un’altra lingua, comprendere un’altra cultura e i suoi contesti (persino se si è salentini), ma anche assimilarne i tratti fondamentali per poter creare qualcosa di nuovo e attuale conservando stilemi e colori propri della tradizione. È chiaro che non esiste nessuna ricetta infallibile o bacchetta magica, e che nessuno può ergersi ad erede o depositario della tradizione o peggio del nuovo corso della stessa, ma un atteggiamento umile, onesto e rispettoso è senz’altro doveroso.
Di questi giorni non dimenticheremo mai, tra gli altri, i concerti a Chicago e quelli a Bloomington in occasione del Lotus Festival.
Chicago è una città meravigliosa, unica. Una megalopoli capace di non opprimere, con grattacieli poggiati su fiumi che sfociano nell’immenso lago Michigan. Solare di giorno, luminosa di notte. La gente ha un grande spirito comunitario, quasi da super paesone più che da metropoli, e la World Music occupa luoghi e contesti centrali nella vita della città. Suonare all’Istituto di Cultura Italiana, alla Old Town School of Folk Music (pochi giorni prima di Pat Metheny!), in Radio (WBEZ) e al nevralgico Chicago Cultural Center, e vedere che la gente del primo concerto ci seguiva al secondo, poi al terzo e anche al quarto… non ha prezzo! Un successo incredibile e sorprendente, che ci ha fatto sentire importanti in un luogo tanto più grande di noi.
Bloomington è una città piccola nell’Indiana, ma il suo festival, il Lotus, è uno dei più belli che abbia mai visto. Centinaia di volontari prestano il loro aiuto, gruppi da tutto il mondo per una 3 giorni di concerti intensissima, con spettacoli in contemporanea in vari luoghi del paese. Sale comuni per gli artisti in cui potersi incontrare e suonare insieme, uno store con i CD e gli articoli di tutti i gruppi, folle di persone che si dirigono da un palco all’altro per assistere ai concerti di quante più band possibili, e in generale, un clima di festa e uno spirito di comunità e di voglia di socializzare unico ed irresistibile. Le persone ci seguivano dopo i concerti per strada per chiederci foto, autografi o semplicemente complimentarsi, e noi stessi ci mischiavamo alle “migrazioni” da un palco all’altro per vedere il gruppo Maliano piuttosto che quello Bulgaro o Colombiano. Fantastico.
THE NORTH AMERICAN TOUR 2011 – Report 1
Lecce – Milano – New York in due giorni: la pizzica, antico retaggio di un passato lento e pudico, oggi viaggia ai ritmi vertiginosi del futuro, traino e simbolo di un nuova identità culturale, ormai non solo salentina, ma pugliese e italiana.
Ieri sera è stato il debutto del nostro tour Nordamericano, al Drom di Manhattan per il NY Gypsy Festival. Era il momento di metterci alla prova sulla scena di una delle più importanti capitali del mondo… c’era l’emozione di tutte le prime volte, unita alla curiosità per la reazione del pubblico statunitense. Il locale era pieno, e sapevamo della presenza di critici e giornalisti di importanti testate, tra cui il New Yorker, il New York Times, PopMatters e persino la PBS!
Tutti i pensieri sono svaniti al primo colpo di Giancarlo sul tamburello, seguito dalla voce di Maria, l’armonica di Giulio, la chitarra di Luca, l’organetto di Massimiliano, il mio violino e infine la danza di Silvia.
Il pubblico era sorpreso, investito dalla nostra energia… poi, sull’ultima nota, scatta il primo applauso: liberatorio, scrosciante, gridato.
Da lì il pubblico è entrato nella nostra musica, commentando con grida e applausi i passaggi delle canzoni, e prestissimo ha iniziato a ballare, trascinato dall’ossessivo ed incalzante ritmo della pizzica. È meraviglioso vedere gente di tutte le età e di ogni etnia, lasciarsi andare sul battito del tamburello, e ballare la pizzica proprio come si vede da noi in Puglia.
Non potevamo chiedere di più dal nostro primo concerto e a fine spettacolo, dopo tre bis, la gente ci cercava per complimentarsi e conoscerci, saperne
di più su di noi e sulla nostra musica.
Il concerto di ieri è un’ulteriore prova che la pizzica ha il potere di superare le barriere linguistiche e temporali, arrivando direttamente “dentro” chi la ascolta. Ha quindi la possibilità di essere il motore del movimento musicale italiano all’estero, considerata la sua unicità, la sua immediatezza e la sua forza ancestrale.
É importante che ci sia la cooperazione di tutti i gli addetti ai lavori i nel settore della cultura e dello spettacolo, per fornire a questo movimento i mezzi necessari per continuare a crescere e a creare professionalità stabili nel settore.
Il lavoro di Puglia Sound in questa direzione è fondamentale: senza il loro sostanzioso supporto economico il tour sarebbe stato quasi insostenibile. Quando ho ereditato nel 2007 un gruppo come il Canzoniere, con 36 anni di storia e una tradizione di qualità nello spettacolo, mi sono sempre chiesto come essere degno di quella storia e come poterla proiettare verso un futuro sempre migliore, stimolante e degno di tanti anni di lavoro. Il mio obbiettivo è diventato immediatamente quello di adeguare il gruppo agli standard qualitativi internazionali sotto ogni aspetto, e di puntare ad una presenza sempre maggiore sulla scena internazionale. Il lavoro paga e si dice che “la qualità, quando c’è, viene sempre fuori”. Alle volte però questo non basta, se ci scontra con realtà insormontabili, quali ad esempio i costi troppo elevati di un tour. Per questo mi sento di dover ringraziare di cuore Puglia Sound per il supporto e per la lungimiranza, determinato a ripagare il sostegno con un grande successo del Canzoniere Grecanico Salentino, che dia lustro all’intero sistema musicale pugliese.
Grazie anche alla Fondazione Notte della Taranta, ambiente a cui sono legato da anni di amicizia, che ha contribuito con quello che ha potuto alle spese del tour.
Mauro Durante
Canzoniere feat Ballake Sissoko
APPUNTAMENTI E NEWS THE NORTH AMERICAN TOUR 2011




