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Category: quaranta
RAI News24, “Sola Andata” Canzoniere Grecanico Salentino – 20.04.2015
“Quaranta”, il nuovo album del Canzoniere Grecanico Salentino che celebra quarant’anni di uno dei più importanti e riconosciuti gruppi di musica popolare italiana. Il coronamento di un percorso iniziato dal fondatore Daniele Durante nel 1975, ma anche il terzo disco di un nuovo corso impresso nel 2007 dal figlio Mauro, oggi trentenne, che da allora ha preso in mano le redini del gruppo. Quaranta è anticipato dal singolo “Sola Andata”, composto da Daniele e Mauro Durante su testo dello scrittore Erri De Luca. Un brano commovente e quanto mai attuale che affronta il tema degli immigrati che arrivano in Italia dopo lunghe e rischiose traversate via mare. Il video clip, che è valso al Canzoniere il premio Arte e diritti umani 2014 di Amnesty International Italia, è stato girato sulle coste leccesi da Alessandro Gassman e vede per la prima volta la partecipazione dello scrittore napoletano. L’intervista di Fausto Pellegrini – See more
Il Manifesto: Quell’esperanto gioioso di note
Musica. È uscito il nuovo album del Canzoniere Grecanico che celebra i quarant’anni di carriera
A marzo erano ad Adelaide, Australia. Da lì hanno continuato a seguire la rotta musicale di un tour che, oltre ad Australia e Nuova Zelanda, li porterà in Belgio, Francia, Svizzera, Germania. Terre di migranti del passato, migliaia di italiani tra loro; terre di migranti del presente, facce e storie diverse accomunate dalla necessità disperata di un futuro. Quando, dal palco di un teatro o di un festival, i sette del Canzoniere Grecanico Salentino faranno scendere in platea Solo andata, è facile immaginare sugli occhi dei migranti del passato e del presente ombre impossibili da cancellare. Il testo porta la firma di Erri De Luca «Da qualunque distanza arriveremo, a milioni di passi/ Noi siamo i piedi e vi reggiamo il peso/ Spaliamo neve, pettiniamo prati/ battiamo i tappeti, raccogliamo il pomodoro e l’insulto/ Noi siamo i piedi e conosciamo il suolo passo a passo/ noi siamo il rosso e il nero della terra/.» Di De Luca sono anche le righe dell’introduzione all’album Quaranta, appena uscita (Ponderosa Music & Art), che il Canzoniere ha realizzato per i suoi quattro decenni di attività: dodici brani a spartirsi la scena, alternando piccoli inni all’amore come Respiri, alla ritrita iconografia del Bel Paese con I love Italia; i versi ‘indiavolati’ di Taranta a quelli in griko (antica lingua di Puglia, Basilicata e Calabria, parlata ormai da pochissimi) di Pu e to rodo t’orio, Dove la rosa è bella.
Si narra, poi, in No Tap, di contadini un tempo piegati a lavorare i campi e che oggi si vorrebbero proni davanti a una condotta del gas «Vi porto il lavoro/ Vi porto il futuro/Un futuro sicuro/ Se tu ti pieghi, se tu ti chini/ vedrai che sviluppo/ Lo sviluppo del mio gaz/». Ziccate, Tieniti, ricorda un padre che dalla faticosa semina della campagna ricavava di che vivere. Allineato alla modernità dei tempi, il figlio si vanta «Io invece alla campagna di mio padre/ ho piantato il fotovoltaico/ Non zappo, non lavoro e guadagno soldi/ E se squaglio la terra me ne fotto/».
Va detto: tradurre, qui, i testi, non rende giustizia alle sfumature e ai colori di quelli originali. I quattro concerti italiani hanno offerto al pubblico un gruppo che, pur continuando la strada aperta nel 1975 dal fondatore Daniele Durante, ha impresso, con il figlio Mauro, dal 2007, una svolta in cui i riferimenti all’attualità trovano spazio più ampio. Cambiare non significa stravolgere. Il corpo e l’anima del Canzoniere continuano ad affidarsi alla voce, alle percussioni e al violino di Mauro Durante; all’organetto e altre tastiere di Massimiliano Morabito, alla voce spettacolare di Maria Mazzotta, alla chitarra e al bozouki di Emanuele Licci, ai tamburelli e all’inimitabile timbro vocale cartavetrato di Giancarlo Paglialunga.
Cui si uniscono, con armonia di intenti artistici e complicità, la zampogna, i fiati popolari, i flauti, l’armonica del giovane talento Giulio Bianco; le movenze coreografiche, mai specchietto per le allodole, di Silvia Perrone. L’importanza dell’album emerge anche dal nome di chi lo ha prodotto, Ian Brennan, vincitore nel 2012 di un Grammy per Tassili dei Tinariwen, e di chi ha collaborato: oltre a Erri de Luca, Fanfara Tirana, Ludovico Einaudi, il bassista Valerio Combass, il cantautore francese Piers Faccini.
Il linguaggio della musica è un esperanto che, nel concerto al Folk Club di Torino, una delle date italiane del tour sostenuto dal gruppo, univa i presenti. Tutta la gente parlava: ballando e unendosi senza paura di stonare al Rirollalla lanciato da Paglialunga. Quarant’anni di Canzoniere non sono passati invano. Anzi. Si sente, si vive, si vede.
Review of our new album 40 on the famous fRoots Magazine
“Sono all’altezza di tutta l’attenzione che hanno ricevuto? Diamine, sì! Sono una delle migliori band del mondo al momento? Senz’ombra di dubbio” – Pazzesca recensione del nostro nuovo album 40 su una delle riviste musicali più importanti a livello internazionale!!
Super amazing review of our new album 40 on the famous fRoots Magazine!
“Do they live up to all the hype they’ve received? Hell, yes! Are they one of the best bands in the world at the moment? Without a shred of doubt”
Happy B-Day Canzoniere!
Esce il 7 aprile “Quaranta” il nuovo album del Canzoniere Grecanico Salentino. Nell’album celebrativo della carriera collaborazione di Erri De Luca, Ludovico Einaudi, Piers Faccini e Alessandro Gassman.
Una carriera lunga 40anni, celebrata da un album impreziosito da collaborazioni importanti, come quelle di Erri De Luca, Ludovico Einaudi, Piers Faccini e Alessandro Gassman.
Esce il 7 aprile “Quaranta”, nuovo album del Canzoniere Grecanico Salentino. Un titolo, come spiegano gli autori, “che riprende i 40 anni del CGS, la quarantena, i giorni che servono per vedere se qualcosa dentro di te ha attecchito oppure no, come il periodo di isolamento simbolico che serve prima di ritornare alla vita o come il parallelo che passa da Lecce”. Un album dove violino, tamburelli, corde, organetto e fiati creano soluzioni musicali mai scontate mescolando passato e presente e diventando baluardo di una tradizione che si rinnova; il coronamento di un percorso iniziato dal fondatore Daniele Durante nel 1975, ma anche il terzo disco di un nuovo corso impresso nel 2007 dal figlio Mauro, oggi trentenne, che da allora ha preso in mano le redini del gruppo per dargli una nuova direzione e una nuova linfa.
Le 13 tracce attraverso cui si dipana la cifra poetica del Canzoniere – per lo più in dialetto salentino e in griko, con sporadiche incursioni nell’italiano e nell’inglese – sono piccoli gioielli in bilico tra tradizione e innovazione che fanno trasparire un’urgenza comunicativa non comune fondendo sapientemente testi che trattano temi strettamente attuali con un linguaggio musicale popolare rivisto e riarrangiato secondo un gusto contemporaneo. “Il concept” spiega Mauro Durante “parte da una riflessione sull’eredità del tarantismo. La taranta era quel demone zoomorfo, quel male di vivere, che dall’esterno entrava dentro di te attraverso il morso, impedendoti la felicità e il proseguimento sereno della vita. Spesso era la personificazione di profondi malesseri sociali, sessuali e psicologici. Attraverso un complesso rituale fatto di musica, colore, danza, acqua e l’intermediazione del ‘santo’, la comunità si riuniva accanto al tarantato, lo abbracciava in un cerchio simbolico e lo curava, permettendogli di esorcizzare i suoi demoni e riprendere la vita. Oggi il tarantismo non esiste più, ma a pensarci bene non è la taranta ad essere morta, ma solo la terapia rituale. Oggi il male di vivere, la taranta, ha solo forme in parte diverse rispetto al passato, come la solitudine, la difficoltà a trovare lavoro ed il proprio posto nel mondo, la crisi, il rapporto con l’ambiente, l’incomunicabilità, le migrazioni vecchie e nuove, l’isolamento, ma è più viva che mai. A non esserci più è quel dispositivo sociale sistematico, che permetteva a chi stava soffrendo di non essere abbandonato, ma anzi, di essere ‘reintegrato’. Un tarantato di oggi è spesso abbandonato a se stesso. E allora noi cantiamo questi nuovi demoni per esorcizzarli, e indichiamo simbolicamente ancora la danza, il ‘ballare fuori’ i propri demoni, lo stare insieme, la riscoperta della socialità fatta di contatto e condivisione, l’amore, la forza inarrestabile delle idee e dei sogni, l’esaltazione della vita, come unica terapia possibile”.
Prodotto da Ian Brennan (Bill Frisell, Jovanotti, Flea, Lucinda Williams) ospita i contributi importanti del pianista e compositore Ludovico Einaudi, autore insieme a Mauro Durante la musica del brano “Taranta”, in cui suona anche il pianoforte, del cantautore inglese Piers Faccini, che ha firmato il testo “I love Italia”, unica traccia in inglese del disco, della Fanfara Tirana che suona in “No Tap” mentre il basso di Valerio Combass è presente in diverse tracce del disco. Altro ospite eccellente è lo scrittore Erri De Luca autore della prefazione e del testo di “Sola Andata”, primo singolo dell’album che è valso al gruppo il premio Arte e diritti umani 2014 di Amnesty International Italia. Un brano che affronta il difficile tema degli immigrati che arrivano nel nostro paese dopo lunghe e rischiose traversate via mare. Il video clip, nato da un’idea della giornalista Gabriella Della Monaca è stato girato sulle coste leccesi da Alessandro Gassmann e vede un cameo di Erri de Luca, che per la prima volta appare in un video musicale.
Il Canzoniere, in tour mondiale da gennaio, continua a raccogliere critiche favorevoli. “Ascolto le loro melodie che sono lettere spedite da un condominio in fiamme” ha scritto di loro Erri De Luca. “Il Canzoniere è un tornado”, scrive il New York Times, per il New Yorker “il gruppo ha pochi pari nella world music contemporanea”. Per il The Guardian il loro “è stato uno dei concerti più esaltanti del Womad” per L’Independent “ è raro che la musica tradizionale suoni così intensa, misteriosa e attuale”.
Il Canzoniere Grecanico Salentino è capitanato da Mauro Durante (voce, percussioni, violino) e annovera al suo interno alcuni tra i migliori artisti pugliesi: Emanuele Licci, (voce, chitarra, bouzouki) Alessia Tondo (voce) Giancarlo Paglialunga (voce, tamburello) Massimiliano Morabito (organetto) Giulio Bianco (zampogna, armonica, flauti, fiati popolari) Silvia Perrone (danza).
Qui i testi dell’album e le traduzioni.
giovedì 2 aprile 2015



